Digrignare i denti o serrare con forza le due arcate dentali, le cosiddette "parafunzioni", chiamate rispettivamente bruxismo e serramento dei denti, sono due atteggiamenti piuttosto comuni. Attualmente si registra in forte crescita la diagnosi di parafunzioni, nonché degli effetti che esse determinano anche dal punto di vista neuromuscolare.
Le parafunzioni sono atteggiamenti che determinano un contatto non fisiologico tra denti superiori e inferiori.
Come mai si hanno queste parafunzioni?
La causa delle parafunzioni è di origine nervosa centrale,in pratica è un modo che il nostro organismo utilizza per scaricare tensioni e stress somatizzando certe condizioni psicologiche.
Nel bruxismo si evidenzia il digrignamento (lo sfregamento dei denti in avanti, indietro e anche lateralmente); nel serramento i denti restano a contatto troppo a lungo con contrazione dei muscoli e dell'articolazione temporo-mandibolare. Questi atteggiamenti, prolungati nel tempo, sono devastanti non solo per il cavo orale, ma per gli effetti posturali e articolari che inducono.
Il bruxismo può avvenire sia di giorno sia di notte; quello notturno è più facile da identificare e controllare perché il paziente tende a svegliarsi con indolenzimento o dolore della bocca, o anche del collo e della testa. Altri segni che si notano nelle parafunzioni sono il consumo dei denti (che si presentano appiattiti nel bruxismo, mentre chi stringe i denti vede comparire dei buchetti nelle cuspidi dei molari) e un aumento della sensibilità termica.
Cosa fare in caso di bruxismo o serramento?
In questi casi i bite notturni sono molto utili: si tratta di paradenti rigidi che servono ad evitare che i denti, venendo in contatto in modo anomalo, si consumino. Inoltre il bite evita così l'attivazione di recettori parodontali e l'innesco di un feedback neuromuscolare, consentendo di prevenire sia i sintomi del bruxismo, sia gli esiti a lungo termine su postura e articolazioni.
Un bite studiato e personalizzato dall’odontoiatra non ha controindicazioni, ma solo benefici.
Attenzione però; i bite dentali senza prescrizione del dentista possono provocare danni e non pochi! Sono sconsigliati i bite fai da te e quelli di bassa qualità poichè in questo modo il bite viene utilizzato dal paziente senza una diagnosi corretta e con un bite non equilibrato il rischio è che il paziente stesso non tragga alcun beneficio. E’ sempre meglio effettuare una visita odontoiatrica dove il professionista consiglierà il bite più adatto per la patologia specifica del paziente.
Col tempo il bruxismo e il serramento possono portare anche ad alterazioni della conformazione anatomica dell'articolazione temporo-mandibolare che si manifestano con un 'click' mandibolare durante l'apertura della bocca ad esempio per masticare o sbadigliare. Lo scatto della mandibola può associarsi a dolore dell'articolazione e provocare difficoltà masticatorie; anche problematiche relative ai denti del giudizio, in particolare quelli dell'arcata superiore, che quando sono malposizionati possono scatenare problematiche di natura funzionale.
La terapia per il 'click' mandibolare si basa su delle specie di bite che vengono realizzati per far sì che l'articolazione ritrovi un suo equilibrio e che permetta in molti casi al menisco articolare, simile a quello delle ginocchia, di muoversi in modo armonico con il resto dell'articolazione. Nelle forme acute anche la terapia farmacologica può essere di aiuto con farmaci miorilassanti o ancora esercizi specifici per decontrarre la muscolatura della zona come ad esempio aprire e chiudere o portare in avanti la mandibola seguendo movimenti lenti e controllati.
In tutti questi casi, comunque, è cruciale una diagnosi odontoiatrica e la comprensione, per quanto possibile, delle cause scatenanti.
Questi bite devono quindi essere realizzati e/o personalizzati da professionisti, dopo un'accurata e una corretta diagnosi come avviene presso il nostro Studio odontoiatrico. Non esitate a contattarci per qualsiasi informazione!