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Impianti Dentali

Implantologia

Impianto dentale

L'impianto dentale è un dispositivo medico chirurgico utilizzato per riabilitare la perdita o la mancanza di uno o più denti, sia funzionalmente che esteticamente. Il sostegno del sostituto protesico è garantito dal supporto diretto dell’osso grazie a un processo biologico noto come osteointegrazione.

L'implantologia dentale consiste nell’inserimento di viti implantari in materiale biocompatibile che non comporta reazioni da parte dell’organismo (rigetto).

Gli impianti, posizionati nell’osso del paziente, verranno saldamente inglobati in esso, dai fisiologici meccanismi della rigenerazione ossea, ossia avverrà l’osteointegrazione.

Per questo tipo di intervento è indispensabile eseguire prima un’indagine radiologica accurata con sistemi 3D, presenti nel nostro studio.
Solo questo strumento infatti, consente di verificare la possibilità di inserire impianti, fornendo indicazioni rispetto alla posizione e alle misure delle viti da utilizzare.

Al fine di ridurre la bassa percentuale di insuccessi (2-3%), risulta fondamentale conoscere:

  • Stile di vita del paziente (alcool e fumo aumentano il rischio di insorgenza di problemi)
  • Salute del paziente (patologie anche non collegate direttamente al cavo orale)
  • Studio preventivo del caso, attraverso modelli in gesso del paziente, ottenuti precedentemente da impronte

L’implantologia a carico immediato ha il vantaggio di evitare il disagio della mancanza momentanea dei denti poiché in un’unica seduta vengono inserite le viti implantari e il manufatto protesico provvisorio, realizzato dal laboratorio odontotecnico, sia fisso che mobile.

Pazienti totalmente edentuli, ad esempio, possono avere una riabilitazione protesica provvisoria totale e stabile nell’arco di alcune ore.

La chirurgia orale del nostro studio comprende diversi tipi di chirurgie; chirurgia estrattiva (le comuni estrazioni dei denti), endodontica, ortodonzia estrattiva, chirurgia pre-protesica, chirurgia mucogengivale, asportazione di cisti e piccole neoformazioni del cavo orale, germectomie, trattamento delle anomalie di eruzione, asportazione dei frenuli labiali, periodontiti apicali, neoplasie odontogene e non odontogene, biopsie, scialolitiasi, traumi, infezioni orofacciali, implantologia, rialzo del paviemento del seno mascellare e rigenerazione ossea. Nello specifico le chirurgie orali più comuni sono:

Chirurgia endodontica

Chirurgia Pre-Protesica

Chirurgia mucogengivale

Inoltre la chirurgia orale prevede l'impiego di antibiotici sia in profilassi che in terapia. Per la prevenzione ed il controllo dell'infiammazione post-operatoria e per il trattamento in urgenza dello shock, la chirurgia prevede l'utilizzo di cortisonici. E' da ricordare inoltre la terapia analgesica da dolore nocicettivo (ma non da dolore neuropatico).

La chirurgia odontoiatrica o chirurgia orale è una specializzazione medica che racchiude tutti quegli interventi chirurgici legati alla risoluzione di patologie del cavo orale che non possono essere curate con trattamenti farmaceutici o semplici interventi.

Lo scopo di questa tipologia di intervento è ripristinare l’equilibrio orale, sia dal punto di vista estetico che funzionale, gli interventi vanno da estrazioni dentali, che sono quelli più comuni, fino ad operazioni di chirurgia maxillo-facciale utilizzate, nei casi più importanti, per asportare masse tumorali nella zona facciale o estrazioni dentali complicate che necessitano di una anestesia totale.

In questa branca della chirurgia orale è possibile inserire una serie di interventi dalla semplice estrazione dentale che rimane il più diffuso, all’intervento parodontale.

L'estrazione del dente del giudizio consiste nella rimozione di uno o più denti del giudizio (i cosiddetti terzi molari) dalla bocca. Oggi, l'estrazione di un dente del giudizio rientra nella lista degli interventi dentistici di routine; pertanto, l'esperienza acquisita dai nostri medici nell'eseguire simili operazioni dentali dovrebbe immediatamente tranquillizzare il paziente.

L'estrazione dei denti del giudizio può essere eseguita a fini preventivi o curativi. Nel primo caso, un dente del giudizio può essere rimosso per salvaguardare la corretta posizione ed il giusto allineamento degli altri denti, minimizzando il rischio di malocclusione dentale e denti storti. Inoltre, un'estrazione precoce dei denti del giudizio (immediatamente dopo la loro estrusione dalla gengiva) può essere raccomandata per limitare eventuali rischi e complicanze che potrebbero invece sorgere rimuovendo un terzo molare già completamente formato durante l'età adulta. A scopo terapeutico, invece, l'estrazione dei denti del giudizio si rivela inevitabile nelle seguenti circostanze:

  • Affollamento dentale: dato che la presenza dei denti può rendere difficoltosa la pulizia dentale quotidiana o interferire con la normale masticazione.
  • Corrosione del dente adiacente: un dente del giudizio, ancora incluso nella gengiva, spinge prepotentemente contro le radici del dente adiacente, creando infiammazione e dolore.
  • Grave infezione al dente, carie, pulpite, ascesso o granuloma al dente del giudizio. Un'otturazione od una devitalizzazione sarebbero, invece, interventi superflui.
  • Inclusione dentale: il dente del giudizio viene bloccato nel suo cammino di crescita e sviluppo dalla gengiva, rimanendo intrappolato all'interno dell'osso.
  • Infiammazione gengivale causata dal malposizionamento di un dente del giudizio.
  • Mal di denti cronico, provocato dalla pressione esercitata dal dente del giudizio sui denti vicini ad esso.
  • Pericoronite dentale: un dente del giudizio parzialmente erotto può dar luogo ad un'infiammazione gengivale acuta molto fastidiosa e dolorosa
  • Rottura o scheggiatura del dente del giudizio

Le estrazioni più comuni sono quelle dei terzi molari (denti del giudizio) e si effettuano per una posizione anomala dei denti che crea difficoltà nella loro pulizia, quindi accumulo di placca e batteri e può causare interferenze durante la masticazione.

 La Chirurgia endodontica si occupa del trattamento delle lesioni di origine endodontica che non rispondono o che non possono essere trattate con la terapia endodontica convenzionale. L’obiettivo è quello di ottenere la sigillatura dello spazio endodontico attraverso un lembo chirurgico.

 La Chirurgia pre-protesica consente di eliminare e/o correggere condizioni anomale, predisponendo così il cavo orale ad accogliere al meglio la nuova protesi. Vengono utilizzate membrane ed innesti di osso del paziente o materiale sintetico biocompatibile.

La Chirurgia Mucogengivale consente di ridurre o eliminare gli inestetismi causati da recessioni della gengiva. La recessione gengivale determina un migramento in direzione apicale (verso la radice del dente) della gengiva e un “allungamento” della corona clinica del dente, poiché la radice viene “denudata”, trovandosi così esposta all’ambiente orale circostante: ciò costituisce una problematica estetica e di sensibilità per il paziente.

Quando un dente del giudizio incluso, nell’arcata inferiore, appare in stretto contatto con il nervo alveolare inferiore, le procedure “classiche” di estrazione possono presentare rischi molto elevati. Proprio per evitare questi rischi di lesione del nervo, è consigliabile procedere ad una “estrazione lenta”, mediante un apparecchio ortodontico, che consenta al dente incluso di essere sollevato poco per volta allontanandolo dal nervo con rischi minimali per l’estrazione.

La cisti è una cavità o sacca, normale o patologica, chiusa da una membrana ben distinta, contenente un materiale liquido o semisolido. Di forma generalmente rotondeggiante, possono presentarsi singolarmente o in numero variabile. Una volta formata, una cisti può scomparire da sé e quindi l'unico trattamento è l'osservazione di possibili sintomi collegati o infezioni oppure può richiedere di essere rimossa chirurgicamente.

Con il termine di cisti radicolare, cisti odontogena infiammatoria radicolare o cisti periapicale si definisce una lesione infiammatoria di aspetto cistico a carattere cronico dei tessuti periapicali del dente (osso alveolare e legamento parodontale) che si origina come conseguenza di infezioni o patologie degenerative dei tessuti interni del dente da cui si sviluppa. Si tratta della forma più comune di patologia cistica delle ossa mascellari.

La patologia di solito rimane per lungo tempo asintomatica ed è quindi diagnosticabile solo tramite un esame radiografico. Con il tempo può tendere ad aumentare di dimensioni, fino ad arrivare alla deformazione dell'osso coinvolto, potendo così manifestare una sintomatologia legata al processo di espansione e compressione delle strutture attorno. La terapia in caso di lesione di dimensione limitata è il trattamento endodontico del dente responsabile o enucleazione della cisti tramite curette, mentre nei casi in cui la cisti abbia raggiunto dimensioni notevoli, si ricorre abitualmente alla chirurgia.

La chirurgia implantare avanzata computer-guidata rappresenta un nuovo metodo per la sostituzione di uno o più denti mancanti e, con l’aiuto dell’elaborazione grafica 3D, consente un trattamento implantare sicuro e predicibile.

Nella fase preparatoria, viene effettuata una diagnosi radiografica  specifica, detta TAC 3D (o Cone Beam), presso il nostro centro. Con i dati ottenuti tramite l’indagine radiologica, come lo spessore e densità ossea o l’esatta posizione di radici e nervo mandibolare, si riuscirà a programmare e predisporre l’intervento in modo da ottenere un risultato ottimale ancor prima di iniziare il trattamento.

In particolare, l’implantologia computer guidata permette di:

  •  identificare la posizione ottimale per gli impianti, basandosi sulle caratteristiche anatomiche individuali;
  •  inviare i dati dell’intervento, al nostro laboratorio, dove una equipe produrrà una dima chirurgica personalizzata: un dispositivo dotato di apposite guide, che consentirà un inserimento sicuro e atraumatico degli impianti, per una guarigione più rapida e indolore;
  • preparare una protesi su misura, che verrà posizionata nella stessa seduta di applicazione degli impianti, con il sistema di carico immediato.

L’intervento verrà eseguito in studio, in anestesia locale, e sarà di breve durata: il tempo necessario al posizionamento degli impianti e della protesi e si potrà già lasciare lo studio con un nuovo sorriso. Dopo circa 3\6 mesi, il tempo necessario all’integrazione ossea degli impianti, verrà presa una nuova impronta di precisione per la protesi definitiva.

Durante l’arco di tutto il trattamento, le nostre igieniste dentali, forniranno tutte le informazioni e le istruzioni per la cura, con regolari appuntamenti di controllo, igiene e indicazioni per il mantenimento.