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Ortodonzia Pediatrica

Apparecchi per i denti storti per bambini? La questione non è così semplice. Ogni bambino va visto nella sua individualità e trattato per tempo da un team multidisciplinare.

Il nostro approccio all'Ortodonzia Pediatrica è per un'

Ortodonzia Ortopedica, Intercettiva, Miofunzionale 

L'ortodonzia pediatrica non si risolve con l'apparecchio per i denti storti per i bambini. Ogni bambino ha una fisiologia ed una patologia unica.

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Ortodonzia Pediatrica: il nostro approccio integrato

Spesso le terapie Ortodontiche Pediatriche risultano carenti dal punto di vista della progettazione. I dispositivi sono costituiti da viti di spinta, da applicare durante la notte ed alcune ore durante il giorno, per un totale di almeno 14-20 ore al giorno. E' importante sottolineare che questi dispositivi standardizzati, sono di tipo meccanico e non funzionale, vale a dire che essi si limitano a praticare un'azione di espansione, ovvero una spinta simmetrica sulle arcate dentarie. In alcuni casi si fa un passo avanti e vengono utilizzati dei dispositivi che hanno un'azione funzionale, ma basati su classi anatomiche standardizzate.

La nostra Clinica Odontoiatrica privilegia, come primo discrimine per l'Ortodonzia Pediatrica, l'ortodonzia mobile a quella fissa, ma soprattutto si basa su una attenta e personalizzata valutazione del piccolo paziente, sulla rieducazione muscolare, in particolare la rieducazione della lingua. Essi si basano cioè su una azione Funzionale, per questo si parla di 

Ortodonzia Ortopedica, Intercettiva, Miofunzionale 

Si tratta in genere di un'ortodonzia esclusivamente notturna, e concepita in maniera individualizzata, in materiale modellabile e disarticolato, con attenzione alle personali variabili anatomiche del soggetto da trattare.
La realizzazione del manufatto viene seguita direttamente dal personale medico, in particolare il Dentista Pediatrico, l'unico ad avere le cognizioni cliniche tali da indirizzarne l'azione, e non viene effettuata basandosi solo su una semplice impronta, ma tenendo conto della storia del paziente, fin dalla nascita, che ne ha determinato quella personale conformazione anatomica funzionale del bambino, analizzando oltre ai denti e il palato anche il cranio, la funzionalità delle vie aeree, delle fosse nasali, il frenulo linguale, la postura generale del corpo, fino alla colonna vertebrale e ai piedi, e la postura linguale, e le funzioni muscolari (per questo parliamo di Ortodonzia Miofunzionale) e quella della respirazione, della deglutizione, ed esaminando la crescita scheletrica del bambino. 

La filosofia è quella Intercettiva, ovvero quella di guidare la crescita fisiologica ortopedica del bambino, valtutandone pleminiramente le modalità, ad esempio per correggere ad esempio le dismetrie, evitando così di esercitare una generica spinta simmetrica, nel palato o nella mandibola, laddove invece occorrerebbe una compressione maggiore da un lato per orientare la crescita facciale. Solo successivamente si può passare alla progettazione del dispositivo, avendone, a quel punto, ben chiare le finalità, ovvero assecondare dei movimenti Ortodontici oppure dei movimenti di tipo Ortopedico. 

L'Ortodonzia Ortopedica e l'Ortognatodonzia Funzionale va praticata prima possibile, in quanto la mobilità delle ossa si ha solo fino ad una certa età del bambino, mentre successivamente è possibile utilizzare solo l'Ortodonzia di tipo Ortodontico.